(Stefano)

Questa mattina mi sveglio prima io, sono le 08:00 del mio orologio (fuso L.A.) che però non ho ancora aggiornato con il fuso dello Utah, per cui sono le 09:00 am. Dopo una doccia che mi sveglia per benino usciamo per fare colazione, niente Starbucks nei dintorni, troviamo un fast food adiacente ad un distributore di benzina che si chiama Donuts e qualcos'altro ed entriamo. Per fortuna non hanno solo hamburger, ma per 4$ ci danno due bibitoni di caffè (voto 2 se rapportato a Starbuks), un ciambellone per Jack e un biscottone per me. Tutto "one" sempre perchè è in formato States.
Motel, carico valigie, aspetto Jack nel parcheggio mentre spurga e poi via, direzione Arches N.P. . Oggi sarà una delle tappe più lunghe, da Cedar City prendiamo la Hwy 15 North in 5 minuti, e poi lascio fare tutto al cruise control del suv visti i 75 mph costanti del tragitto. All'altezza di Cove Fort, più o meno un terzo della tappa, deviamo verso est sulla Hwy 70, che dritta dritta ci porterà a Green River e quindi al bivio per l'Arches. Sempre perchè in prossimità dei parchi la benza costa un botto, a Green River facciamo tappa rifornimento (2.98$ al gallone, non male) e approvigionamento viveri : 2 confezioni di biscotti, m&m's big pack, Snicker king size. Quanti trucks raga! Probabilmente è stato fino ad ora, questo ill giorno in cui li ho osservati e studiati di più, vuoi per la quantità e anche per il contesto, e per la varietà. Al mattino ci circondava una pianura arida, poi la Hwy ha preso quota e colori pallidi sabbiosi hanno cominciato a lasciar spazio all'oro acceso e a un po' di verde, sempre in pianura con le montagne in lontananza. E così è capitato che campi e distese incolte si trasformassero in aree recintate piene di bovini. Ed è quando ci spostiamo verso est che ancora tutto cambia, e a farla da padrone è la roccia, stavolta rossa, come la terra circostante.
Cominciano a comparire i primi crestoni di roccia quà e la, stile Monument Valley, e anche le prime insenature sul terreno, stile Grand Canyon. Sembra ci venga servito l'antipasto di quello che mangeremo nei prossimi 2-3 gg insomma. E con noi i trucks, sempre, sono più loro che le auto quì, sia che vadano nella nostra direzione che in quella opposta. I carichi o sono nascosti o si vedono sui pianali scoperti, c'è di tutto, ferro, tubi, tronchi, macchinari vari. E corrono, corrono, mangiano la strada sti giganti, e macinano miglia a volontà, tirando 1,2,3 rimorchi!! Fed Ex e Ups non si muovono nemmeno se non hanno 3 rimorchi. Mentre guido Jack ne fotografa un bel po', privilegiando quelli datati, col muso sporgente, squadrati, con gli scarichi cromati che salgono in verticale fin sopra la motrice, con il parabrezza diviso in due nel mezzo, con il parasole in alto e il paraurti in basso, a 30cm da terra, una barra cromata a cui manca la scritta "qua comando io, togliti e lasciami la strada", lunghi, a 3 assi, uno anteriore e due posteriori, e nel mezzo l'abitacolo, con davanti il motore e dietro il reparto notte, dove a occhio e croce oltre al letto ci sta pure il cucinino. E rigorosamente colorati, raramente tinta unica, e sulla portiera non manca mai la scritta della ditta per cui lavorano o lo stato di provenienza. Personalmente adoro quelli neri o quelli bianchi, son troppo fighi. Non voglio togliere niente a quelli più "recenti", anch'essi mastodontici, ma solo il fatto che il muso è rimpicciolito perchè scende verso il basso, e gli scarichi alti sono stati eliminati...dove ndeo mo'. Vai Anatra...interrompe 1-9, sei il migliore!!
Torniamo a noi...ah,si, l'Arches N.P. Dopo la tappa a Green River sono poche le miglia che ci separano dall'obiettivo di oggi, tempo 30 min. e siamo alle porte. Il giro è corto stavolta, 27 miglia per tutto il giro. Ci fermiamo 3-4 volte per brevissime escursioni a piedi visto che i view point sono fuori mano, ma poca roba. Il parco è famoso per gli archi formatisi naturalmente su imponenti pareti rocciose, facciamo a tempo a vederne solo alcuni perchè il sole sta scendendo in fretta e il forte sbalzo termico si fa sentire. Quello che colpisce di più però è forse la forma e il colore della roccia, che come dicevo prima ci anticipa la mitica Monument Valley e il suo rosso fuoco.
Usciamo dal parco e a soli 6 miglia in direzione sud arriviamo a Moab, vivace cittadina che sorge in pianura, dove stabilizziamo in motel per 60$ tasse escluse ma colazione inclusa. Jack insiste per trovare una lavanderia visto che è rimasto senza intimo, e così proviamo a fare il nostro primo bucato su una lavanderia pubblica a pagamento. Visto che la sala è videosrvegliata mi immagino le risate di chi osserva o osserverà. Abbiamo preso, sempre all'interno della lavanderia, il detersivo...o l'ammorbidente? boh?! Io ho fatto come mi ha detto Jack ma alla fine la maglietta bianca sporca di rosso è rimasta tale e il resto della roba sapeva di cloro. Meterla a moio a Mosoe era quel instes insomma. Colpa de Jack. Parentesi... mentre la lavatrice andava (il lavaggio durava 30min circa), abbiamo cercato un negozio che vendesse stivali da cowboy. Detto fatto. Nel senso che lo abbiamo trovato e li vendeva. Ma 5-700$ sono un po' tantini no?! E el messican paron el ne a pure snobbà. Chiusa parentesi, i stivai i compraren da naltra parte. Cena... mega bistecca in uno steak house. Ci voleva. 50$ in due ma ci voleva. E ora nanna.... domani si entra in territorio Navajo, e la Monument merita tempo e meditazione. Doman tappa sacro-mistica. Notte!!

P.S.: Da non sottovalutare Moab. Questa è una località per i veri sportivi. Maratone, cross, jeep safari, rafting sul Colorado, lanci in paracadute e, più di tutto, MTB! Ciao!