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29.10.2008

MONUMENT VALLEY, JACK E L'ELETTRONICA
365 MILES

monument_map


















(Jack)

La sveglia è ormai spostata ad un'ora più umana, possiamo dire infatti di aver totalmente azzerato il jet lag, al mattino riusciamo tranquillamente a ronfare fino alle sette e mezza; la colazione è compresa nel prezzo del motel a Moab, ci rechiamo nella saletta-mensa dove ci troviamo di fronte ad un distributore automatico di caffè (petrolio) e succo d'arancia (diluente), due coclee che sparano cereali, dei contenitori con mini muffin e altri mini donuts e infine...lui...l'attrazione della mattinata: una specie di piastra per fare le crep, o cialde che si dica, e dei bicchieri già con l'uovo sbattuto da versare nella piastra... ed è qui che si riconosce il vero turista temerario!  Una volta versato il contenuto e chiusa la piastra, infatti, dopo circa 5 secondi bisogna far ruotare sottosopra la parte centrale, altrimenti la piastra comincia a suonare all'infinito; il primo concorrente è un'inglesotto sulla cinquantina che dopo 20 secondi di suoneria è ancora convinto che la musichetta smetterà dal nulla come secondo lui dal nulla è cominciata, per fortuna interviene la senorita mexicana del motel a girare l'arnese prima che avvenga una fusione nucleare; il secondo concorrente è  un'altro signorotto, che percepisce la difficoltà della missione e perciò si ritira, accontentandosi di caricare 4-5 uova sode sul piatto....mi chiedo a pranzo cosa mangerà...; il terzo concorrente (dovete immaginare la voce di Ok Il Prezzo è Giusto che dice <<gioca con noi....>> )è una signorina sui 35, robusta, forse un po' sfigatella, viaggia da sola, è una donna in gamba, ma la crep è la prova del 9...biiiiiip....biiiiip.....biiiiip... la tipa non sa se scegliere l'aiuto del computer, chiamare a casa, o l'aiuto del pubblico: il computer non c'è, il pubblico (tutti hanno visto il primo concorrente ma piuttosto che aiutarla si rischia tutti di saltare in aria) se ne sbatte altamente, sta per telefonare a casa quando finalmente la mexicana ci salva nuovamente la vita...
Facciamo le valigie, mettiamo a scaldare l'auto, carichiamo le valigie e diamo il buongiorno 10 minuti in internet agli amici, poi partiamo verso la Monument Valley in Arizona, territorio Navajo. Durante il tragitto, di punto in bianco, il mio Ipod nano nuovo di zecca si spegne, buio, silenzio, non reagisce, provo a metterlo in carica, niente, massaggio cardiaco (questo è per me), niente, ormai io e l'ipod siamo caduti nello stesso silenzio....
Arriviamo alla Monument Valley, paghiamo i 5 $ a cranio di ingresso ( il pass per i parchi nazionali qui non vale, proprio perchè è territorio Navajo) ed iniziamo i 17 miglia di tragitto sterrato, sabbia, rocce, meno-male-che-ven-un-gipon, lungo la Monument Valley assolutamente senza fiato, la terra rossa brucia sotto il sole, noi siamo formichine in confronto ai monumenti rocciosi, facciamo qualche foto e qualche ripresa lungo il percorso, la Drive Valley, fino ad arrivare al Jhon Ford point, il punto panoramico più suggestivo di tutta la valle, li aspettiamo il tramonto, nel frattempo facciamo qualche acquisto nelle bancarelle dei manufatti navajo. Arriva il tramonto, il John Ford point da il meglio di se, dal view point si vede lo sfondo con la valle in basso, i "monumenti" rocciosi in fondo, distanti, ma grandi come montagne, e sulla destra c'è un picco roccioso sporgente, come un terrazzo, dal quale facciamo qualche foto, è uno scenario usato nei più grandi film western, l'indiano che dal picco roccioso scruta l'orizzonte aspettando che sotto passi la diligenza da assaltare... terminato il giro, ci mettiamo in strada verso sud, decideremo più avanti di arrivare fino a Flagstaff, appena rimessi instrada, provo con l'insistenza di un bambino a riaccendere l'ipod...el va! el va!! Il Signore da, toglie, e ri-da! 10 minuti di entusiasmo poi decido di controllare gli sms sul cellulare...che era qui...ah,no, forse la...no ma come, dove...testualmente "puffungà!perdindirindina! ho smarrito il telefono!", la prima ipotesi è di averlo lasciato nel motel a Moab, mentre Stefano guida mi sposto nel baule del pachiderma e controllo nella valigia, niente, chiamo il motel? magari i cellulari prendessero.... devo aspettare di arrivare a Flagstaff prima che il cellulare abbia campo....Arriviamo a Flagstaff quasi alle 20:00, troviamo subito un motel Days Inn, il prezzo è ragionevole, la colazione è inclusa e c'è anche la piscina, alla parola piscina quasi mi commuovo, dopo circa 1 anno di nuoto quotidiano, è da una settimana che non sento il puzzo del cloro... mettiamo le valigie in camera, io chiamo il motel di Moab per sapere se hanno trovato il mio cellulare, mi dicono di richiamare domani... decidiamo di comprare dei panini, di buttarci in piscina e poi mangiare i panini, stiamo per uscire, apro il beauty per prendere il dentifricio e ....tatatataaaaaa...il mio telefono!! nel beauty, come ho fatto a non pensarci prima?!
Stiamo un'oretta in piscina, tra la vaschetta idro-massaggio e la vasca per nuotare, poi risaliamo in camera, mangiamo i nostri panini, la nostra coca, e andiamo nella hall dove c'è un pc collegato ad internet a disposizione, scarichiamo e guardiamo le foto, dopo 5 minuti windows Vista (la creazione più idiota dopo Maria De Filippi) si impalla e non c'è possibilità di sbloccarlo, ctrl+alt+canc gli fa il solletico...l'unica è spegnerlo brutalmente e riavviarlo, ovviamente nel tempo di tutte queste operazioni sono scaduti i 30 minuti a disposizione, per cui dovremo aspettare domattina per scrivere agli amici...Stremati (Stefano la a testa che salta via) andiamo a nanna... e domani...Grand Canyon! Hasta luego!
P.S. Flagstaff è famosa perchè è costantemente attraversata da treni merci, un casino che non vi dico, e nella camera di fronte alla nostra c'è un cane che guaisce continuamente...buonanotte!!

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