(Stefano)

E così siamo arrivati al penultimo giorno della nostra permanenza negli States. La sveglia è comoda, sulle 9 passate, e una velocissima e mega colazione in motel è seguita dal breve trasferimento verso San Francisco. Non saliamo seguendo la costa, ascoltiamo il navigatore e tagliamo verso l'interno della penisola.
In poco più di un'ora arriviamo al motel 6 vicino all'aeroporto, circa 2 miglia, il che risulta conveniente per due motivi: 1. il prezzo, considerato che è sabato, 2. la comodità per domani mattina. Lasciamo come sempre i bagagli in camera e puntiamo subito verso l'Embarcadero, vogliamo arrivare al Pier33 e prendere il traghetto per l'isola di Alcatraz, partono solo da li per le visite guidate. La giornata non è delle migliori, il cielo è grigio (punffungà le solche zinque canai, arma letale) e c'è foschia. forse è la famosa nebbiolina della baia di cui ho tanto letto, o forse no, comunque dopo un po' arriva pure una pioggerellina fina fina, un pò fastidiosa. Vabbè dai, alla fine siamo riusciti a vedere queste città col sole tre settimane fa, non importa per oggi, l'importante è che almeno non faccia freddissimo. Dopo aver parcheggiato all'ultimo piano di un economico parcheggio al Pier 39 (21$ per 3h!!), ci incamminiamo verso il 33 ma rimaniamo delusi quando arrivati, leggiamo a caratteri cubitali che sono disponibili solo i biglietti per domenica, oggi tutto esaurito. Peccato. In effetti è sabato e c'è abbastanza gente in giro, nonostante il tempo, e a occhio non siamo gli unici turisti. Facciamo quindi due passi per ammazzare il tempo, è appena l'una negozi, vetrine, fast food, caffè, acquari, bar, attraversiamo di tutto ma non compriamo nulla. Basta. Però la fame si fà sentire e mangiamo un hamburger al volo, in piedi, preso in un chioschetto sul molo, buono, semplice, senza salse. Mentre passeggiamo ancora, dopo il Pier39, vediamo alla nostra destra un sommergibile e una nave che galleggiano in riva al molo, entrambi abbastanza grandi. Si tratta di due mezzi sopravvissuti alla Seconda Guerra Mondiale, il primo solcava il Pacifico, la seconda era presente a Omaha Beach nel'44. Con 9$ è possibile visitare il sommergibile, "PAMPANITO" si chiama, entriamo a poppa e usciamo a prua, attraversando 6-7 scompartimenti, sala macchine, dormitori, cucina, sala lancio siluri etc etc. Bisogna stare chinati (almeno io) e fare attenzione a non inciampare, gli spazi qua dentro sono davvero essenziali. Tubi, raccordi, manovelle, valvole, manometri ovunque. nel caso ancora non vi siate fatti un'idea guardatevi il film U-571, uguale. In alternativa ho ripreso abbastanza con la videocamera.

Comunque avevano davvero coraggio gli uomini che nadavano sul fondo dell'oceano dentro quell'affare. Solo gli scricchiolii che ho sentito mettono in ansia...in superficie! Figurarsi poi. Usciamo e andiamo a bere una soda all'Hard Rock Cafè li vicino, prendiamo la macchina e ci dirigiamo verso il downtown, obiettivo passeggiata e caffè da Starbucks. Il tempo passa e comincia a far buio, il tempo non migliora, anzi, comincia a piovere. Sulle 6pm preleviamo la macchina da un garage a pagamento e torniamo in motel, non senza difficoltà visto il traffico, il garmin che non prende, e la benzina al limite! MAI, MAI ritrovarsi in downtown a San Francisco nell'ora di punta di sabato sera con una, una tacca di benzina su un 3600 che, in consumo urbano, fa 0,1 con 1 lt. Può capitarti di perderti e attraversare quartieri dove, dopo il tramonto, escono i lupi, e nel mentre pensi al peggio, ovvero all'auto che si ferma e non riparte. Brutto Trip!

Comunque, visto che sto scrivendo, vuol dire che ce l'abbiamo fatta e siamo salvi. Ciao Ciao!